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LA FUSIONE A CERA PERSA – Parte 3

Parte 3 Il guscio Ceramico e le anime

  • IL GUSCIO CERAMICO

Il guscio è ottenuto applicando una serie di rivestimenti ceramici sul modello di cera. Il grappolo viene inizialmente immerso in un bagno contenente l’impasto ceramico liquido, quindi estratto e sgocciolato per eliminare gli eccessi di liquido, così da ottenere un velo di copertura uniforme (vedi fig. 06). Lo strato umido, viene immediatamente ricoperto mediante aspersione di sabbia refrattaria per aumentare rapidamente lo spessore del guscio (vedi fig. 07).

Ogni rivestimento deve essere lasciato essiccare, mediante asciugatura in ambiente controllato (sia temperatura che umidità), prima dell’applicazione di quello successivo (vedi fig. 08).

Le operazioni di immersione, aspersione ed essicazione sono ripetute più volte, fino all’ottenimento di uno spessore tale, da garantire l’idonea resistenza meccanica durante le fasi di evacuazione della cera e di colata del metallo.

Durante la fase di preparazione e di utilizzo, gli impasti vengono continuamente monitorati, controllandone temperatura, densità, PH, ecc. Generalmente gli impasti utilizzati per i primi strati di rivestimento contengono polveri refrattarie più fini e hanno viscosità più elevate. Il numero di rivestimenti può variare da un minimo di 5 fino a 15 a seconda delle dimensioni del modello, mediamente si applicano da 6 a 9 strati.

  • LE ANIME

Qualora la geometria del modello sia complicata, o siano presenti sottosquadri, è possibile inserire apposite anime in cera solubile all’interno dello stampo, così che la cera iniettata le possa inglobare; successivamente il modello viene immerso in soluzioni che, attaccando in modo selettivo solo l’anima, lasciano inalterato il resto del modello (vedi fig. 09).

Qualora la geometria del componente renda impossibile, o comunque difficile, l’utilizzo di anime auto-formanti, si preferiscono quelle pre-formate. Questa seconda tipologia richiede una preventiva realizzazione delle anime, che dovranno essere posizionate all’interno dello stampo con un leggero gioco, poiché presentano una dilatazione termica diversa rispetto a quella del modello

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